Grazie Eurosport

 

Vogliamo pubblicamente ringraziare Eurosport  per aver concesso a weref.it  l’autorizzazione ad usare le clip tratte dalle partite trasmesse sul player.

 




Fallo cancellato!

13bianco in atto di tiro subisce fallo dal 50rosso, 22bianco spinge il 10rosso a rimbalzo. L’arbitro guida fischia due volte: un fallo personale al 50rosso e un fallo antisportivo al 22bianco. L’arbitro segnala i due falli personale (P) e antisportivo (U) e l’intenzione di rivedere il fallo U all’IRS. Dopo aver rivisto la giocata, l’arbitro informa l’allenatore rosso della sua decisione e segnala di nuovo al tavolo degli ufficiali di campo il fallo del 50rosso, correggendo una prima errata segnalazione per fallo del 10rosso (2 tiri liberi), dopo aver cancellato il fallo U del 22bianco, il gioco riprende con 2 tiri liberi per il 13bianco con i giocatori collocati a rimbalzo.

Considerazioni:

  • Quando viene fischiato il fallo di 22bianco la palla è morta
  • Un fallo personale è un contatto illegale di un giocatore con un avversario, sia a palla viva che a palla morta (RT 34.1.1); un fallo antisportivo è un contatto di eccessivo, duro causato da un giocatore nel tentativo di giocare la palla o un avversario (RT 37.1.1 2° pallino – C2)
  • Il sistema IRS può essere sempre usato per decidere prima di scrivere sul referto di gara un fallo “In qualunque momento della gara – se un fallo personale, antisportivo o da espulsione rientra nei criteri per quel tipo di fallo o deve essere incrementato* o diminuito* o deve essere considerato un fallo tecnico (RT 46.12 3° pallino 3^ lineetta)”
  • Il fallo rivisto anche se non avvenuto non può essere cancellato (FIBA Int. Uff. 46-11), nel caso il contatto non ci sia il fallo U sara diminuito a fallo P o a fallo T in caso di simulazione o di uso illegale dei gomiti senza contatto (FIBA Int. Uff. 46-10)
  • L’interpretazione FIBA 42-3 non può essere applicata perché il primo ed il secondo fallo sono su due giocatori diversi e non nella stessa azione di un giocatore in atto di tiro e movimento continuo (in cui la palla non diventa morta)

Noi non abbiamo a disposizione le immagini dell’IRS esaminate sul campo; possiamo solo leggere le immagini dalle riprese di Eurosport player. Il contatto causato da 22bianco sembra essere inutile e vicino alla spalla/collo del 10rosso; quando il contatto comincia la palla è morta o molto vicina a morire. Il fallo chiamato come U non dovrebbe essere diminuito e la decisione iniziale dovrebbe essere confermata. Il gioco dovrebbe riprendere con 2 tiri liberi per il 13bianco senza giocatori a rimbalzo, poi due tiri liberi per il 10rosso con possesso palla rosso alla linea della rimessa in attacco con 14” sul display.

Molte persone ci hanno chiesto se il fallo U potesse essere diminuito a P. Il Regolamento tecnico prevede che questo possa essere fatto (RT 46.12 3° pallino 3^ lineetta), ma una volta diminuito non può essere cancellato dal referto (FIBA Int. Uff. 46-11). In caso di diminuzione da U a P il gioco sarebbe dovuto riprendere come segue:

  1.  se il fallo di 22bianco fosse rientrato nei primi 4 falli di squadra nel quarto, la sanzione per il fallo di 22bianco sarebbe stata rimessa rossa. Il gioco sarebbe dovuto riprendere con i due tiri del 13bianco senza giocatori a rimbalzo. Sia che l’ultimo tiro libero fosse realizzato o no la rimessa dal fondo in difesa per la squadra rossa sarebbe stata dal punto più vicino all’infrazione del 22bianco.
  2. se il fallo del 22bianco fosse stato il 5° o più di squadra nel quarto, la sanzione per il fallo P del 22bianco sarebbe stata di 2 tiri liberi per il 10rosso. La penalità è uguale a quella del fallo del 50rosso sul 13bianco. Entrambe le penalità, uguali, devono essere cancellate, poiché al momento della prima infrazione la squadra bianca era in controllo di palla, il gioco deve riprendere con una rimessa bianca dalla linea di fondo in zona di attacco con il residuo di secondi presenti sul display al momento della prima infrazione fischiata.

* incrementato e diminuito sono la traduzione italiana sul RT dei termini originali upgraded e downgraded. Considerando che le regole dispongono i falli: personali, antisportivi, squalificanti, su una scala di gravità (sia per il danno arrecato sia per la sanzione), il protocollo IRS permette di riclassificare il fallo muovendosi verso l’alto o verso il basso senza necessariamente fare un gradino alla volta. Come avrete letto si può passare da P a D e viceversa senza passare da U; in alcuni casi P/U/D possono essere trasformati in T (quando non è avvenuto un contatto), ma un fallo rivisto con l’IRS non può essere cancellato.

Ringraziamo Eurosport per averci fornito la clip.




Dentro il canestro!

00:12.2 nel 4° quarto Rossi 87-85 Bianchi. Il secondo tiro libero di 22bianco rimbalza sull’anello quando 8bianco con un tap tocca la palla nel canestro. Coda e centro convalidano da due punti per il pareggio. Il cronometro di gara parte in ritardo e poi viene fermato dopo 2.9”. Gli arbitri interrompono il gioco e vanno al tavolo per rivedere la giocata al monitor dell’IRS. Dopo alcuni replay e circa un minuto gli arbitri correggono il valore del canestro in 1pt. L’allenatore rosso richiede sospensione, dopo di che il gioco riprende con una rimessa rossa in zona di attacco alla linea della rimessa con 00:12.2 sul cronometro di gara.

Questa è una situazione molto interessante con diversi articoli del regolamento che si intersecano. La decisione presa dagli arbitri anche se, pur di buon senso, si scontra totalmente con le regole. Vediamo perché:

  • L’attaccante può battere la palla che si trova all’interno del canestro e di conseguenza:
    • non è interferenza
    • Il tocco di 8bianco è legale
    • Il cronometro di gara deve partire!
  • Il valore del canestro è di 1pt, perché quando viene toccata la palla è già nel canestro!

Altre considerazioni:

  • Convalidare da 2pts anziché da 1pt è un errore correggibile!
  • Gli arbitri non possono usare l’IRS per stabilire se un canestro vale 1 o 2pts, perché il protocollo FIBA permette di rivedere solo per stabilire se il canestro vale 2 o 3pts! (FIBA deve pensare di cambiarlo)
  • Il cronometro di gara deve essere fermato quando la palla esce dalla retina!
  • Gli arbitri possono rivedere l’IRS per stabilire il tempo passato dal tocco di 8bianco a quando la palla esce dalla retina!

Come conseguenza di tutte le nostre considerazioni:

  • Il cronometro di gara deve essere corretto – non a 00:09.3 e nemmeno a 00:12.2
  • Gli arbitri possono correggere il valore del canestro da 2 a 1pt se si accorgono dell’errore!
  • Il gioco deve riprendere con una rimessa rossa in zona di attacco alla linea della rimessa con 14” sul display.

Quindi, se risulta in parte corretta la decisione di convalidare il canestro bianco da un punto, noi pensiamo che il percorso utilizzato sia sbagliato ed il lavoro fatto solo a metà; gli arbitri devono conoscere le regole e usarle senza abusarne, anche se le regole vanno in direzione opposta rispetto al buon senso o al senso di giustizia. Gli arbitri possono dubitare del valore di un canestro e confrontarsi su quanto accaduto, possono anche vedere l’IRS per stabilire il corretto scorrere del tempo di gioco, per poi decidere di correggere l’errata attribuzione di un punto e con l’aiuto dell’IRS il tempo di gioco trascorso. Se durante la visione della giocata riescono ad aggiungere informazioni (conferma) che la palla fosse dentro il canestro o no la loro decisione può essere più corretta. Noi pensiamo che sarebbe necessario, da parte di FIBA, correggere e migliorare il protocollo IRS, ora pieno di buchi e trappole; da parte degli arbitri, è necessaria una migliore conoscenza dei protocolli e delle regole, usando gli uni o entrambi quando consentito.

Non meno importante: i telecronisti prima danno una opinione sbagliata, poi cambiano versione,  ma spiegano la regola in modo sbagliato; non è permesso a nessuno, come la persona dietro al tavolo che sbircia il monitor IRS, di suggerire il valore (1pt) del canestro.




Percezione

Molti si domandano cosa sia passato nella mente di un arbitro quando fischia qualcosa che non c’è oppure perde un’infrazione che vedono tutti. La cosa potrebbe fare anche sorridere o disperare a seconda dell’angolazione da cui la volete guardare. In alcune situazioni, parlare di errore di valutazione può sembrare paradossale: spesso la differenza tra percezione della realtà (decisione) e ciò che accade realmente purtroppo è enorme.

La percezione è un processo di elaborazione dei dati sensoriali provenienti dall’esterno e la loro traduzione in informazioni più complesse da affidare alle “funzioni cognitive”. Non è una risposta passiva, frammentata e automatica, ma una organizzazione diretta ed attiva dei dati. L’arbitro deve gestire molte situazioni complesse in cui le informazioni arrivano attraverso occhi ed orecchie, all’interno di uno spazio tridimensionale ed in funzione del tempo: quello reale scandito dagli strumenti; quello emozionale condizionato dallo stato d’animo; quello di percezione degli oggetti, come e a che velocità si muovono e cambiano posizione.

Questo processo complesso richiede la capacità di esprimere ipotesi su quanto accade: l’elaborazione di tutte le informazioni -associate a conoscenze ed esperienze- producono scelte. Ad ogni scelta dovrebbe corrispondere una decisione (fischio-non fischio) connessa con la realtà. Nel gioco accadono comunque situazioni che superano i limiti percettivi: in questo caso un aiuto può arrivare dalla visione delle riprese televisive, ma i limiti imposti dal protocollo o dalla bidimensionalità delle immagini spesso non riescono a sciogliere tutti i dubbi.

Ad ogni livello dovrebbe corrisponde un grado di conoscenza e capacità tale da poter gestire la maggior parte delle situazioni: basterebbe fermarsi un attimo per capire cosa sta accadendo intorno; il fatto di lavorare in una squadra contribuisce ad aumentare i punti di vista e dal confronto dovrebbe germogliare il seme dell’equità. Il problema è ovviamente capire di aver commesso una topica e se possibile correggere l’errore! Far finta di niente, tirare dritto, vendere il fischio, non chiedere o ascoltare, possono essere un immediato analgesico, ma senza una cura specifica in breve tempo il dolore tornerà, probabilmente più forte.

Le clip mostrano un crescendo di percezioni errate dove l’interpretazione e la scelta conseguente portano ad una decisione, oggettivamente, sbagliata. La proposizione “spesso fisica” del fischio sottrae lucidità e capacità, contribuisce ad inibire un eventuale aiuto, ma soprattutto non convince nessuno! Se non se stessi. In ogni situazione un piccolo aiuto de compagni avrebbe potuto contribuire a correggere o non commettere l’errore: fidatevi!

A certi livelli la televisione ed il web diffondono le immagini in ogni angolo del pianeta, spesso con l’intento di esporre i protagonisti al pubblico ludibrio; dal canto nostro anche questa volta cercheremo di dare spunti e suggerimenti per limitare o correggere percezioni errate, sempre nell’ambito delle regole. E’ necessario capire e sviluppare conoscenze e strategie efficaci per non disorientare il nostro sistema percettivo ed indurlo a cadere in errore. Bisogna acquisire le competenze sulle modalità di percezione del mondo esterno in considerazione degli strumenti a disposizione. Si deve essere in grado di percepire la realtà non solo da un punto di vista soggettivo, ma anche oggettivo, nella consapevolezza che tutto è relativo e non ha valore universale. L’obiettivo è crescere, superando se stessi, estendendo i propri limiti, modificando gli angoli di visuale su noi stessi e sugli altri, stimolando il cambiamento.

Clip 1 – Interferenza difensiva

Il tiro di 24bianco viene stoppato da 0blu in parabola ascendente e prima che la palla abbia toccato il tabellone; una violazione di interferenza viene sanzionata da parte dell’arbitro centro. Il fischio arriva in ritardo rispetto all’azione legale di 0blu. La segnalazione “forte” del centro spegne la corretta valutazione del coda che fa un cenno di assenso col capo, ad avallare la legalità della stoppata di 0blu. Nella palla morta seguente una comunicazione del coda verso il compagno potrebbe riparare all’errore, ma potrebbe mancare il coraggio di aiutare il compagno a correggere. La palla attribuita con la freccia di possesso alternato sarebbe andata alla squadra blu, ma il canestro inopinatamente convalidato sarebbe stato correttamente cancellato. Non sappiamo se l’allenatore blu nel breve colloquio con l’arbitro abbia richiesto la visione dell’IRS, comunque non previsto dal protocollo in questo momento della partita.

Clip 2 – Violazione di passi

A pochissimi secondi alla fine della partita, la squadra blu è sotto di 2 punti; 11blu salta per un tiro da 3 punti e 6giallo, anche se in ritardo, chiude col braccio sinistro lo spazio di tiro. 11blu per non prendere la stoppata lascia cadere la palla sul terreno di gioco. Avendo rilasciato il pallone dopo aver alzato il piede perno 11blu commette violazione di passi. L’arbitro coda in ottima posizione dopo aver alzato il braccio destro ad indicare il tentativo di tiro, perde la violazione di passi, poi si piega sulle gambe ed indica con entrambe le braccia un punto immaginario sul terreno. 11blu riprende la palla e scocca il possibile tiro per la vittoria che rimbalza sull’anello. Apprezzabile sullo sfondo l’arbitro centro che dopo aver segnalato anche lui il tentativo di tiro da 3 abbassa il braccio e probabilmente confortato dalla mimica “sicura” del compagno più vicino non fischia la violazione in aiuto, ribadendo poi un timido segnale sul successivo tentativo di tiro da 3. L’azione di 11blu non può essere considerata presa difettosa ed un eventuale tocco del pallone sulla gamba del difensore, comunque già uscita dalle mani dell’attaccante, non deve cambiare la valutazione sulla violazione commessa. Mancando il fischio, nessuna decisione può essere presa per correggere l’errore: e se il successivo tentativo di tiro fosse stato realizzato? Si poteva solo chiedere scusa!

Clip 3 – Fallo in attacco

2bianco in contropiede arriva nel cuore dell’area si arresta e tira; mentre la palla si adagia dolcemente nella retina l’arbitro guida fischia un fallo in attacco al 2bianco, reo di aver spinto il 6rosso. La grande enfasi messa nel fischio e nella segnalazione tolgono lucidità e concentrazione: basterebbe fermarsi un attimo per capire che nessuno ha capito! Il 6rosso è convinto che il fallo sia stato sanzionato contro di lui, salvo poi capire la realtà e defilarsi immediatamente insieme ai compagni vicini all’azione. Nessun aiuto arriva dagli altri due arbitri, magari spenti dalla “sicurezza” del segnale? Una breve analisi della giocata, da parte degli arbitri, o anche solo una domanda sul momento del contatto in relazione al tiro, avrebbe potuto accendere una lampadina per correggere il chiaro errore. Anche se probabilmente siamo davanti ad una situazione di “no call”, Il fallo fischiato al 2bianco non può essere cancellato, ma visto che il contatto avviene decisamente dopo il rilascio del pallone per il tiro i 2 punti dovevano essere convalidati. Il gioco doveva essere ripreso, dopo la registrazione del fallo e del canestro, con una rimessa dal fondo rossa per il canestro subito – squadra bianca non ha esaurito le penalità nel periodo, con 24” sul display.