4° – 5° e 6° fallo!

I play-off per lo scudetto 2018 sono stati caratterizzati da un gioco particolarmente maschio a volte duro; i giocatori non hanno mai ceduto di un centimetro, vuoi per la foga, vuoi per non farsi intimidire dall’avversario; in più di una occasione gli scontri fisici e verbali hanno portato gli arbitri a sanzionare diversi provvedimenti sotto forma di falli antisportivi e tecnici. Più di un giocatore ha fatto le spese della nuova regola che sancisce l’espulsione del giocatore che somma due falli fra tecnici e antisportivi. Questo dovrebbe insegnare ai giocatori a non cadere nelle provocazioni verbali e fisiche, soprattutto se hanno sulle spalle almeno un fallo tecnico o un antisportivo.

 

La terza gara di finale a poco più di cento secondi dalla fine ha visto un episodio che presenta mille sfaccettature che possono cambiare le sorti di una partita. Nonostante qualche piccola incertezza e qualche difetto di comunicazione, la situazione è stata risolta in modo efficace e nel rispetto delle regole.

Cercando di andare oltre una regia che in questi momenti indugia sempre su inutili primi piani o panoramiche sugli spalti, proveremo ad ipotizzare, carpendo anche dal body language dei protagonisti, quali possano essere state le scelte arbitrali per uscire da una situazione dove le regole si attorcigliano su se stesse.

Cosa è successo: 01:49 4° periodo 22nero e 15bianco saltano a rimbalzo, la palla conquistata dal 22nero che si accartoccia su se stesso per proteggerla ed il 15bianco cerca, da tergo, di strapparla. L’arbitro guida sanziona il fallo di 15bianco, ma i due giocatori non sembrano disposti a mollare la presa sul pallone. 22nero si divincola sbracciando all’indietro mentre 15bianco allunga una manata sul braccio dell’avversario. L’arbitro guida, ancora con il fischietto in bocca, fischia di nuovo mostrando il segnale di fallo antisportivo  ai due giocatori che sono ai suoi lati, allargando le braccia ed indicando con un gesto non convenzionale.

Regia: mentre la regia indugia sul primo piano dei giocatori e passa qualche replay, perdiamo l’unico elemento essenziale: la segnalazione dei falli al tavolo.

Segnalazione: dalla segnalazione dei falli dipenderà la ripresa del gioco che potrebbe condizionare il prosieguo della gara. Il primo fischio rende la palla morta e da quel momento tutto quello che avviene rientra nell’articolo 42 situazioni speciali. La discriminante è se l’arbitro ha sanzionato un doppio fallo antisportivo ai due giocatori oppure due falli antisportivi in cronologia. Dove sta la differenza? Il doppio fallo non ha sanzione poiché avviene dopo un fischio per fallo e solo quest’ultimo sarà amministrato. Il doppio fallo antisportivo (ma potevano anche essere falli di natura diversa) si registra con una semplice U nelle caselle dei due giocatori sul referto; mentre i due falli in cronologia, le cui sanzioni si compensano, avranno accanto alla U una piccola “c”  che indica la compensazione di sanzioni uguali. Nel caso specifico non ci sono soverchie differenze; ce ne sarebbero state in caso di ulteriori provvedimenti disciplinari a carico di una o entrambe le squadre. Il doppio fallo non avrebbe influito su altre chiamate e sanzioni, mentre in caso di possibili ulteriori sanzioni i due diversi falli sarebbero potuti rientrati in una nuova compensazione.

Curiosità: il fallo a rimbalzo del 15bianco è il suo 5° fallo personale, l’antisportivo del 22nero il suo 4°, il fallo antisportivo del 15bianco è il suo 6° fallo! Molti sanno che il referto prevede 5 caselle per registrare i falli di un giocatore; alcuni sanno che il regolamento tecnico prevede all’articolo 40.2 che il fallo di un giocatore escluso (che ha già commesso il 5° fallo) viene addebitato e registrato (B) a referto a carico dell’allenatore; pochissimi sanno che perché sia considerato escluso, un giocatore deve essere informato dall’arbitro (art. 40.1) e che nel caso specifico manca il tempo materiale per ottemperare a questa operazione.

Aiutoci vengono in aiuto le interpretazioni FIBA, dove già dal 2000 troviamo traccia della problematica. Con le modifiche del regolamento e l’aggiornamento delle interpretazioni le spiegazioni si sono affinate fino ad arrivare al 2004 dove la stesura originale è stata definita e poi reiterata in tutte le interpretazioni successive, fino alle attuali di Febbraio 2018 36-13 (disponibili solo in Inglese). Il giocatore ha si commesso il 5° fallo personale, ma non essendo ancora stato informato è da considerarsi giocatore che rimane in campo con 5 falli e ne commette un altro. L’interpretazione (c)  prevede che il fallo commesso su un avversario sia sanzionato come un fallo del giocatore (personale, antisportivo, da espulsione) ed amministrato di conseguenza! Da riportarsi sul referto di gara accanto al 5° fallo del giocatore.

Ripresa del gioco: probabilmente tutte queste considerazioni, sono passate nella testa degli arbitri in pochi secondi (110) che sembrano eterni, il dialogo fra gli arbitri mostra sicurezze e dubbi, che lentamente si trasformeranno in certezze. Il supporto del tavolo può essere fondamentale per gestire al meglio la situazione, anche se il “doppio pollice su” può sembrare un “ok” o “situazione di salto a due” e se poi lo speaker dice la sua (2 tiri liberi e possesso palla … Trento?) la confusione può aumentare! Nonostante tutto il gioco riprende nel modo corretto con 2 tiri liberi per il 22nero: sanzione del primo fallo fischiato sull’azione di rimbalzo.

Pubblico: qualcuno spieghi ai signori che entrano in campo chiedendo l’antisportivo che quella è invasione di campo!

Conclusionisenza forzare i tempi, quando due giocatori commettono fallo uno nei confronti dell’altro approssimativamente nello stesso tempo, deve essere fischiato un doppio fallo (art. 35.1.1). Se un giocatore commette il 5° fallo e, prima di essere informato dall’arbitro, ne commette un altro questo fallo sarà registrato come suo 6° fallo e amministrato come previsto per un fallo di un giocatore (Int FIBA Feb 2018 36-13 e precedenti). Se un giocatore dopo aver commesso il 5° fallo ed esserne stato informato (escluso) prende un fallo tecnico, questo sarà riportato sulla casella dell’allenatore come “B1” (art 40.2). In tutti gli altri casi di falli di contatto commessi da giocatori esclusi, l’unica via che può essere considerata è quella dell’espulsione.

Ogni gara fa storia a se, ogni episodio può essere condizionante sul futuro, ma il susseguirsi degli eventi è così repentino da togliere il fiato, non solo a chi corre ma anche a chi lo deve metter nei fischi. A volte è importante fermarsi, pensare e ripescare nella memoria le conoscenze tecniche necessarie per scelte corrette. La serie si allunga … pronti per gara #5?