Quando il senso di giustizia va sopra le regole
In una prestazione sportiva l’errore, sempre in agguato, fa parte del gioco e come tale deve essere accettato e gestito. In questo contesto si inseriscono le regole, scritte per amministrare correttamente qualunque situazione si possa creare, anche quella derivante da un fischio sbagliato o scappato per caso!
Cosa è successo: 12bianco in contropiede raccoglie il pallone all’altezza della linea di tiro libero e viene stoppato dal 2nero che recuperato il pallone si invola verso il canestro avversario. L’azione viene interrotta dal ripetuto fischio dell’arbitro sul lato tavolo appena prima che la squadra nera realizzi il tap-in con il 4nero a correggere il tiro del compagno di squadra.
Cronometri: il cronometro in sovraimpressione (non sempre affidabile come ricorderanno i nostri affezionati lettori) si blocca a 01:41. Nella ripresa frontale i cronometri dei display sopra i canestri non sono visibili. Fortunatamente nei replay dal basso, in entrambi i versi di attacco, si può apprezzare che effettivamente i cronometri si sono bloccati a 01:41!
Rumori, gesti e segnali: nel rumore di fondo del palazzetto si percepiscono nitidamente dei fischi degli arbitri; purtroppo l’audio del filmato non è perfettamente sincronizzato con il video, infatti i fischi arrivano in leggero ritardo rispetto ai gesti arbitrali. Il primo fischio arriva poco dopo l’intervento di 2nero mentre l’arbitro guida che corre verso la linea di fondo alza il braccio destro e sputa il fischietto – causando lo stop del cronometro – abortendo immediatamente il segnale di fallo! Nel contempo il centro, con un segnale non convenzionale (braccio steso con dito indice puntato verso la giocata) fa segno che è tutto regolare e si può giocare. Mentre tutti si fermano per un attimo, 2nero rientra (legalmente) sul terreno e presa la palla parte in contropiede. L’arbitro centro sul lato del tavolo realizza che qualcosa non funziona e fischia ripetutamente per interrompere il gioco facendo chiaramente il gesto di no-basket.
Interruzione: dopo il chiarimento tra gli arbitri ed il consulto con gli ufficiali di campo, gli allenatori vengono informati che un fischio scappato per errore e che il gioco verrà ripreso con una rimessa perimetrale per la squadra Nera. Ma prima della ripresa del gioco e dopo un ulteriore consulto con il commissario c’è ancora la necessità di controllare l’instant replay per un eventuale riposizionamento dei cronometri?
Senso di giustizia: è evidente che la squadra nera abbia subito un danno oggettivo dal “fischio scappato”, sia perché questo avrebbe sanzionato un intervento legale del proprio giocatore magari attribuendo due tiri liberi per il 12bianco, sia perché l’azione di difesa si era rovesciata in una azione d’attacco per 2punti facili. Questo può aver fatto si che sia stato trascurato un piccolissimo, quanto importantissimo dettaglio: il regolamento.
Le regole: il fischio arbitrale interrompe il gioco e fa diventare la palla immediatamente morta. Tutto quello che succede dopo non vale (ci sono alcune eccezioni, comunque non inerenti alla specificità di questa situazione): il gioco deve essere ripreso dal momento in cui è stato interrotto (anche involontariamente) e la palla assegnata alla squadra che ne aveva il controllo al momento del fischio. La stoppata di 2nero leva la palla dalle mani di 12bianco, ma non essendo mai partito il tiro la palla è sempre in controllo della squadra bianca, tanto è vero che il display dei 24” indica 21” al momento in cui il “fischio scappato” ferma il cronometro. Ed era proprio da lì che il gioco doveva ripartire: rimessa dal fondo in attacco per la squadra bianca con 21” sul display dei 24”!
Aneddoto: più di qualche anno fa, agli albori del triplo arbitraggio, durante una partita di A1, in una concitata azione sotto canestro all’arbitro guida sfugge un fischio, i giocatori si fermano per un attimo, ma l’arbitro gesticola ampiamente che si può continuare, il giocatore più lesto cattura la palla e realizza i 2punti. L’arbitro rifischia ed il tavolo ferma il cronometro (non esisteva ancora il precision time); a quel punto l’aribtro si è recato al tavolo chiedendo allo speaker di pregare il pubblico di smettere di fischiare dalla tribuna!
Soluzioni: Esistono diverse soluzioni ai problemi: quelle furbe, quelle che possono sembrare giuste, quelle che sono nelle regole! L’errore nell’errore può capitare, ma non deve essere considerato un fallimento, ma solo un ulteriore passo di conoscenza e bagaglio d’esperienza, non solo per chi lo commette, ma per tutti quelli che hanno voglia di imparare, studiare, crescere. Questo è il nostro contributo!