Qualcosa è decisamente cambiato, anche se potrebbe sembrare che nulla sia cambiato. Osservando attentamente le partite dei recenti campionati continentali (non solo europei) e le prime della nuova stagione, non sembra che ci siano grosse differenze rispetto al passato: i giocatori continuano a muovere i piedi senza nessuna particolare attenzione a dove li mettono e come li muovono, i fischi a volte arrivano ed altre no. Avere i piedi a posto ed un buon equilibrio è fondamentale per battere l’avversario, indipendentemente dal fatto che il piede perno sia scelto dal giocatore o dalla regola. Ci sono delle situazioni in cui il giocatore ha facoltà di scegliere il perno in funzione di come ha completato la ricezione e l’arresto, altre in cui il piede perno è definito dalle regole, sempre in funzione di quanto sopra. Le nuove disposizioni in materia hanno creato una situazione tecnica particolarmente favorevole per l’attacco: solo col tempo capiremo la portata di questo vantaggio, ma gli allenatori avranno il loro bel da fare per cambiare la “memoria muscolare” dei giocatori per sfruttare tutte le opzioni offerte dalla regola. Probabilmente, come per la possibilità di palleggiare “intorno” alla linea centrale, solo i giocatori più giovani riusciranno a padroneggiare meglio questa regola e a giocare ad armi pari con i colleghi d’oltre oceano. Continua la lettura di Se vogliamo che tutto rimanga come è, bisogna che tutto cambi!
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