Quarto tempo?
Spesso e volentieri ci troviamo a discutere su alcuni movimenti che sono legali solo se eseguiti con la corretta tecnica e nei tempi giusti. Per valutarne la legalità non è fondamentale la velocità di esecuzione: un terzo tempo lento non è passi, un reverse eseguto a 1000 all’ora non sempre è legale. Il momento topico è quello della raccolta del pallone, cioè quando il giocatore termina il fondamentale precedente: la ricezione o più frequentemente il palleggio.
Per fare questo abbiamo preso in esame tre situazioni, con la certezza che si tratti di violazione di passi: abbiamo una clip tratta dall’Eurolega, una del campionato italiano di serie A e una della NBA.
Cosa è successo:
- 3bianco chiude il palleggio con il piede destro a terra e va in penetrazione 1 contro 1. Nell’esecuzione del movimento appoggia il piede sinistro, solleva e riappoggia il destro, dopodiché rilascia la palla. L’arbitro fischia violazione di passi.
- il giocatore bianco in penetrazione chiude il palleggio con il piede destro a terra, che diventa piede perno. Nella prosecuzione del movimento salta, riappoggia il piede destro a terra, dopodiché appoggia il sinistro e rilascia la palla per il tiro.
- 9bianco chiude il palleggio con il piede destro a terra e va in penetrazione 1 contro 1 facendo una virata. Nell’esecuzione del movimento appoggia il piede sinistro, solleva e riappoggia il destro, dopodiché rilascia la palla.
Di fatto i tre movimenti -ed in particolare il primo ed il terzo- sono molto simili: in tutti e tre i casi il palleggio viene chiuso troppo presto e a causa di ciò l’attaccante è costretto ad alzare e riappoggiare il piede perno sul terreno per terminare il proprio movimento offensivo.
Conclusione: come in occasione di una partenza (palla esce dalle mani>perno si stacca), il momento di raccolta del pallone è difficile da cogliere ed in generale nel dubbio il suggerimento è “non fischiare”; comunque la violazione deve essere fischiata se provoca un enorme vantaggio tecnico per l’attaccante, a cui purtroppo può seguire anche il fallo della difesa. Spesso sentiamo dire che “non è giusto penalizzare un movimento spettacolare”, ma questo non può giustificare l’ignorare una regola. I giocatori non commettono volutamente violazione, spesso questa nasce da una cattiva esecuzione o da una buona difesa; spesso i giocatori “ripetono” un movimento redditizio, quando capiscono che ad una violazione non segue un fischio.
Argomento di discussione: non abbiamo dubbi su quanto e come venga insegnato il terzo tempo “classico”; ci piacerebbe sapere quanto in un programma settimanale di allenamenti sia giovanili che senior gli allenatori includano e perfezionino l’esecuzione del reverse e del terzo tempo con due appoggi sullo stesso piede. Ci permettiamo, nella nostra ignoranza, una considerazione: non vediamo quasi mai eseguire questi movimenti durante il riscaldamento delle squadre, mentre vista la difficoltà di esecuzione dovrebbe essere un movimento da “mettere in ritmo”!
Consiglio: è evidente che un giocatore che “gira” non ha commesso violazione fino a che non ha fatto tre appoggi, quindi il fischio non deve arrivare solo perché il giocatore ha iniziato il movimento: per fischiare passi dovete aspettare il terzo appoggio! Ci sono giocatori che eseguono bene e rilasciano il pallone prima di riappoggiare il perno. Il giocatore che raccoglie e salta due volte sullo stesso piede per tirare prima di poggiare il terzo passo dovrà avere ritmo ed equilibrio perfetto, magari usare la mano contraria. In ogni caso prima di fischiare violazione aspettate che il giocatore l’abbia commessa.