Provocazione!

Chi scrive le regole non sempre riesce ad immaginare quali implicazioni e complicazioni esse avranno con il gioco “giocato”! Le cose sono ancora più intricate con l’instant replay dove spesso il protocollo per limitare le casistiche di utilizzo impedisce di correggere un errore facilmente eliminabile con l’ausilio del video. Per contro a volte l’IRS viene usato in maniera disinvolta e fuori dagli schemi, portando a decisioni che possono soddisfare il senso di giustizia, ma vanno decisamente contro le regole.


Cosa è successo: 4 periodo 00:44 Rossi 93-Gialli 90. 6giallo riceve nell’angolo e con una finta salta l’avversario diretto partendo in palleggio; l’arbitro coda indica la linea laterale sanzionando violazione di palla fuori campo, causata dal 6giallo che avrebbe pestato la linea laterale con il piede destro. Il replay mostra una impercettibile violazione di passi (il piede sinistro si alza di pochi microns dal parquet), ma soprattutto evidenzia che il piede destro non ha mai toccato la linea laterale!

IRS: limitandoci al vecchio continente, FIBA, Eurolega e FIP adottano protocolli IRS che, pur avendo una medesima matrice, differiscono sostanzialmente in alcune situazioni. Sarebbe troppo lungo entrare nei dettagli, per cui ci occuperemo solo del protocollo previsto per il caso specifico.  Quando il cronometro di gara mostra 02:00 o meno nel 4° periodo in ogni supplementare IRS può essere utilizzato: “to identify the player who has caused the ball to go out-of-bounds” (ART 46.12). Quindi quando la palla va fuori campo e mancano 2 minuti o meno l’arbitro dopo aver fischiato palla fuori campo può avvalersi dello strumento elettronico per determinare chi è stato il giocatore che ne ha causato l’uscita toccandola per ultimo,  ma non può utilizzare lo strumento per verificare se effettivamente il giocatore sia realmente uscito con la palla in mano o essendo fuori è stato toccato o a toccato la palla.

Le differenze sono sottili e linguistiche: per FIBA è specificato “giocatore” mentre nel protocollo Eurolega si parla solo di “out-of-bounds” come situazione da IRS negli ultimi 2’ o meno. Questo potrebbe farci pensare che in Eurolega questa situazione potrebbe essere rivista e decisa con l’aiuto dell’IRS. Non conosciamo il pensiero di Eurolega in proposito anche se, ripetutamente, nelle ultime stagioni abbiamo assistito ad un uso assolutamente improprio dell’IRS da parte di molti arbitri, con over rule su decisioni corrette o “review” fuori dal protocollo non previste dalle regole.

Perplessità: nel basket si fa uso dell’IRS ormai da molti anni, ma non sembra che i vari enti organizzatori delle manifestazioni abbiano intenzione di aggiornare ed unificare i vari protocolli. La sensazione è che tutti stiano arroccati sulle proprie posizioni (convinzioni) per dimostrare chissà quale supremazia. È più evoluto chi prevede una possibilità di chiamata IRS per gli allenatori (FIP) o chi consente agli arbitri facoltà di rivedere un fallo (Eurolega) per sanzionarlo personale o antisportivo?

Proposizione: appare evidente che quanto più si cerchi di specificare, quanto più si stringa la corda al collo di chi deve decidere! Quale sia poi in termini di spirito del gioco la necessità di differenziare la certificazione del responsabile dell’uscita del pallone rispetto al fatto stesso che la palla sia uscita o meno francamente ci sfugge, nonostante ci fossimo già posti il problema quando ancora l’IRS era prerogativa del solo campionato Italiano di Serie A e Lega2. Potrebbe essere il momento di semplificare il protocollo almeno nei casi di palla fuori, permettendo di verificare se la palla sia uscita o meno prima di identificare l’ultimo a toccarla?

Abbaglio: quello che può sembrare un errore grossolano a volte può essere indotto da un gioco di luci (abbaglianti) su parquet sempre più chiari, lucidi e brillanti, oppure dalla luce dei display pubblicitari che a rotazione modificano di parecchio la luce sul campo. E’ chiaro che concentrazione e posizione giocano un ruolo determinante nella lettura arbitrale, ma sappiamo benissimo che a volte il cervello elabora una predizione non sempre perfettamente corrispondente alla realtà. Aggiungeteci pressione e stanchezza e la frittata è fatta.

Dubbio: per utilizzare lo strumento, quando permesso, è comunque necessario che nasca il dubbio di aver commesso un errore! Su questo aspetto psicologico c’è molto da lavorare (investire su se stessi) per smussare quel “moto di infallibilità” che a volte pervade certi arbitri in alcuni momenti della gara. In questi frangenti può essere fondamentale l’aiuto dei compagni nel manifestare il proprio dubbio e nell’aiutare a trovare la soluzione corretta (secondo le regole). Pensate all’arbitro guida che in questa situazione “vede” dove non dovrebbe ma non “guarda” abbastanza attentamente da poter supportare il collega: un suo aiuto avrebbe permesso di restituire la palla alla squadra gialla che non ha commesso violazione.

Provocazione: sempre con spirito costruttivo proponiamo degli spunti che aiutino a farsi delle domande, da queste possono nascere soluzioni. Non serve cambiare per cambiare ma l’obiettivo deve essere cambiare per migliorare e semplificare.




Quando il senso di giustizia va sopra le regole

In una prestazione sportiva l’errore, sempre in agguato, fa parte del gioco e come tale deve essere accettato e gestito. In questo contesto si inseriscono le regole, scritte per amministrare correttamente qualunque situazione si possa creare, anche quella derivante da un fischio sbagliato o scappato per caso!

Cosa è successo: 12bianco in contropiede  raccoglie il pallone all’altezza della linea di tiro libero e viene stoppato dal 2nero che recuperato il pallone si invola verso il canestro avversario. L’azione viene interrotta dal ripetuto fischio dell’arbitro sul lato tavolo appena prima che la squadra nera realizzi il tap-in con il 4nero a correggere il tiro del compagno di squadra.

Cronometri: il cronometro in sovraimpressione (non sempre affidabile come ricorderanno i nostri affezionati lettori) si blocca a 01:41. Nella ripresa frontale i cronometri dei display sopra i canestri non sono visibili. Fortunatamente nei replay dal basso, in entrambi i versi di attacco, si può apprezzare che effettivamente i cronometri si sono bloccati a 01:41!

Rumori, gesti e segnali: nel rumore di fondo del palazzetto si percepiscono nitidamente dei fischi degli arbitri; purtroppo l’audio del filmato non è perfettamente sincronizzato con il video, infatti i fischi arrivano in leggero ritardo rispetto ai gesti arbitrali. Il primo fischio arriva poco dopo l’intervento di 2nero mentre l’arbitro guida che corre verso la linea di fondo alza il braccio destro e sputa il fischietto – causando lo stop del cronometro – abortendo immediatamente il segnale di fallo! Nel contempo il centro, con un segnale non convenzionale (braccio steso con dito indice puntato verso la giocata) fa segno che è tutto regolare e si può giocare. Mentre tutti si fermano per un attimo, 2nero rientra (legalmente) sul terreno e presa la palla parte in contropiede. L’arbitro centro sul lato del tavolo realizza che qualcosa non funziona e fischia ripetutamente per interrompere il gioco facendo chiaramente il gesto di no-basket.

Interruzione: dopo il chiarimento tra gli arbitri ed il consulto con gli ufficiali di campo, gli allenatori vengono informati che un fischio scappato per errore e che il gioco verrà ripreso con una rimessa perimetrale per la squadra Nera. Ma prima della ripresa del gioco e dopo un ulteriore consulto con il commissario c’è ancora la necessità di controllare l’instant replay per un eventuale riposizionamento dei cronometri?

Senso di giustizia: è evidente che la squadra nera abbia subito un danno oggettivo dal “fischio scappato”, sia perché questo avrebbe sanzionato un intervento legale del proprio giocatore magari attribuendo due tiri liberi per il 12bianco, sia perché l’azione di difesa si era rovesciata in una azione d’attacco per 2punti facili. Questo può aver fatto si che sia stato trascurato un piccolissimo, quanto importantissimo dettaglio: il regolamento.

Le regole: il fischio arbitrale interrompe il gioco e fa diventare  la palla immediatamente morta. Tutto quello che succede dopo non vale (ci sono alcune eccezioni, comunque non inerenti alla specificità di questa situazione):  il gioco deve essere ripreso dal momento in cui è stato interrotto (anche involontariamente) e la palla assegnata alla squadra che ne aveva il controllo al momento del fischio. La stoppata di 2nero leva la palla dalle mani di 12bianco, ma non essendo mai partito il tiro la palla è sempre in controllo della squadra bianca, tanto è vero che il display dei 24” indica 21” al momento in cui il “fischio scappato” ferma il cronometro. Ed era proprio da lì che il gioco doveva ripartire: rimessa dal fondo in attacco per la squadra bianca con 21” sul display dei 24”!

Aneddoto: più di qualche anno fa, agli albori del triplo arbitraggio, durante una partita di A1, in una concitata azione sotto canestro all’arbitro guida sfugge un fischio, i giocatori si fermano per un attimo, ma l’arbitro gesticola ampiamente che si può continuare, il giocatore più lesto cattura la palla e realizza i 2punti. L’arbitro rifischia ed il tavolo ferma il cronometro (non esisteva ancora il precision time); a quel punto l’aribtro si è recato al tavolo chiedendo allo speaker di pregare il pubblico di smettere di fischiare dalla tribuna!

Soluzioni: Esistono diverse soluzioni ai problemi: quelle furbe, quelle che possono sembrare giuste, quelle che sono nelle regole! L’errore nell’errore può capitare, ma non deve essere considerato un fallimento, ma solo un ulteriore passo di conoscenza e bagaglio d’esperienza, non solo per chi lo commette, ma per tutti quelli che hanno voglia di imparare, studiare, crescere. Questo è il nostro contributo!

 




Fuori controllo

Può succedere che il rimbalzo faccia ripartire l’azione nei modi più impensati.


Cosa è successo: la squadra blu tira da tre punti. Il primo ad avventarsi sulla palla a rimbalzo è il 9blu che in condizioni di precario equilibrio prova ad indirizzare la palla verso 13blu. Il passaggio non è preciso e la palla viene recuperata da 4blu nella sua metà campo difensiva. L’arbitro con un eloquente segnale comunica che nessuna violazione è stata commessa; l’allenatore protesta e viene sanzionato con un fallo tecnico. Il gioco riprende con 1 tiro libero e possesso per la squadra blu.

Sfumature:

  • Nel caso in cui 9blu non abbia controllato la palla dopo il rimbalzo, nessuna violazione è stata commessa (RT 30.1.1) ed il nuovo periodo di 24/14 secondi doveva cominciare con il controllo di 4 blu
  • Nel caso in cui 9blu abbia controllato la palla dopo il rimbalzo, il nuovo periodo di 24/14 secondi doveva cominciare con il controllo di 9 blu ed il controllo di 4blu doveva essere considerato illegale.
  • L’apparecchio dei 24 secondi doveva comunque ripartire da 14 secondi indipendentemente dalla zona del campo in cui la squadra blu ha acquisito il nuovo controllo (RT 29.2.3)

L’arbitro e il tavolo hanno valutato che 9blu non abbia controllato la palla. Come criterio di valutazione possiamo affermare che, come confermato dalle interpretazioni Fiba, un giocatore controlla la palla quando questa sosta sulla sua mano. Nel caso specifico la squadra blu ha commesso violazione.